Pres Arezzo: "Tra 5 anni? In B con vista sulla A. Settembrini? A 36 anni può ancora giocare"

Con tono deciso e visione chiara, Guglielmo Manzo, presidente dell'Arezzo, è intervenuto ai microfoni di Amaranto Channel durante la prima puntata di Diario del Ritiro. Un’intervista intensa, che ha toccato i temi centrali del progetto sportivo e societario: ambizione, identità e senso di responsabilità verso la piazza.
Il Ritorno ad Arezzo - "Mancavo da Arezzo da circa 60 giorni. Mia figlia Francesca è la figura di riferimento all’interno del club, io controllo dall’alto. Ma era necessario tornare per fare gli onori di casa e partire col piede giusto. Tengo molto a trasmettere un messaggio chiaro a tutto il popolo amaranto: chi ci segue ci trasmette emozione. Ho la consapevolezza di avere tra le mani un progetto importante, che dobbiamo migliorare e rendere sempre più fruibile per puntare in alto. Tutti gli sforzi economici e organizzativi del club sono orientati al miglioramento, su questo non ci sono dubbi. Ovviamente, siamo nelle mani del Padreterno… e nei piedi dei nostri calciatori".
Bilancio della Stagione - "La stagione appena conclusa è stata positiva. C’è rammarico per l’eliminazione casalinga nei playoff, ma abbiamo rispettato tutti gli obiettivi e migliorato notevolmente. Il club è sano: abbiamo onorato tutti gli impegni finanziari e i nostri tesserati hanno ricevuto regolarmente lo stipendio. Lo sottolineo perché sappiamo cosa è accaduto negli ultimi anni in Serie C. Ma bisogna sempre migliorarsi, non solo nei risultati sportivi, ma anche nella crescita del club. Abbiamo preso una decisione importante: chiudere l’Accademia e integrare tutto sotto la SS Arezzo. Piccoli passi che ci permetteranno di crescere ancora. L’anno scorso è stato pieno di soddisfazioni".
Il Ritiro e la Nuova Stagione - "Bucchi è già entrato nel clima della nuova stagione. Da lui, dal suo staff e dai giocatori riconfermati ripartiamo. Abbiamo una base solida, costruita negli anni. Il primo acquisto è stato Venturi, ma non ci fermeremo qui".
Storo: Un Ritiro di Prestigio - "Da tifoso del Napoli, ho seguito i partenopei quando vinsero ii campionati negli anni di Maradona preparando la stagione proprio a Storo. I proprietari dell’hotel che ospitò il Napoli hanno grande considerazione dell’Arezzo, e per questo ci accoglieranno. Sarà un ritiro importante, con amichevoli di prestigio".
Campagna Abbonamenti - "“Nella stessa direzione” è il nostro slogan. Abbiamo rivisto i prezzi rispetto allo scorso anno e la campagna partirà giovedì. Come società faremo di tutto per incentivare la partecipazione. I nostri tifosi meritano solo gratitudine: ci sostengono ovunque. Da presidente, vorrei raddoppiare il numero degli abbonamenti, ma anche superare il dato dello scorso anno sarebbe un bel traguardo. Ci stiamo impegnando anche sulle infrastrutture: stadio, centro sportivo, hotel. Vogliamo far conoscere Arezzo e l’Arezzo anche fuori dal territorio. La crescita passa anche dai bambini: stiamo dialogando con tutti i settori giovanili della zona per seguire un’unica strada".
Trombini e Settembrini: Cuore Amaranto - "Da quando sono presidente, ho Trombini nel cuore. È arrivato bambino, oggi è un uomo. Andrea Settembrini è stato il nostro capitano per tre stagioni, un figlio di Arezzo. Ma nella vita arriva il momento in cui bisogna salutarsi o intraprendere un nuovo percorso. Quando ho saputo che non rientrava nei piani tecnici e mi ha chiamato, gli ho detto serenamente che, a 36 anni, può ancora giocare da qualche parte. Quando appenderà gli scarpini al chiodo nell’Arezzo avrà sempre un posto".
Il Sogno - "Dove mi vedo tra cinque anni? In Serie B, con la possibilità concreta di lottare per la Serie A. Secondo me ce la meritiamo, come città. Intanto, un passo alla volta".
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