TMW Radio

Trento, Aucelli: "Il Vicenza da battere: è un gradino sopra Brescia e Lecco"

Trento, Aucelli: "Il Vicenza da battere: è un gradino sopra Brescia e Lecco"TMW/TuttoC.com
Cristian Aucelli
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
martedì 28 ottobre 2025, 10:45Girone A
di Valeria Debbia

Cristian Aucelli, centrocampista del Trento, è intervenuto nel corso di 'A TuttA C', trasmissione in onda su TMW Radio e iL 61, raccontando la sua esperienza in un campionato di Serie C in continua evoluzione.

Venite da una bella partita e un ottimo risultato: avete fermato il Vicenza, una macchina da vittorie. Voltati un attimo indietro e fai una piccola analisi dell’ultimo turno.

"L’hai detto tu: abbiamo fatto una grande partita contro il Vicenza. Siamo un po’ 'amareggiati', per non essere riusciti a segnare il gol della vittoria negli ultimi minuti, ma contentissimi del risultato. Loro sono una grandissima squadra, sappiamo tutti la loro forza, quindi siamo molto soddisfatti".

Restiamo sul Trento. Siete una realtà in crescita, date la sensazione di poter recitare un ruolo interessante. Il tuo giudizio su questo inizio di stagione: a che punto siete per alzare l’asticella?

"Siamo una squadra giovane, poco fortunata nei risultati. Abbiamo fatto tanti pareggi, ma stiamo disputando un buon campionato. Non dobbiamo prefissarci obiettivi, ma pensare partita per partita e dare sempre il massimo".

Parliamo di te: chi è il tuo campione di riferimento?

"In questo momento Pedri del Barcellona. Un giocatore che mi piace tantissimo, un vero fuoriclasse".

Sei giovane, questa può essere una stagione importante per il tuo percorso. Qual è il tuo sogno personale?

"Migliorare rispetto all’anno scorso, fare meglio e aiutare la squadra e il Trento a crescere". 

Qualche settimana fa a 'A Tutta C' era presente il tuo allenatore, Luca Tabbiani. Abbiamo parlato di Trento come città di riferimento per lo sport in Italia, con tante discipline ai massimi livelli. Da uomo di sport, cosa ti colpisce di Trento e della sua attenzione per lo sport?

"È bello vedere una città così organizzata per gli eventi sportivi. Ci tengono davvero, l’organizzazione è top. Vedere tanti ragazzi e bambini partecipare è bellissimo. È una città che lavora tanto sullo sport, e si vede".

Merita un applauso chi diventa riferimento nazionale. Eventi come quello con La Gazzetta dello Sport portano campioni a Trento: è un messaggio importante per i giovani.

"Sì, per noi giovani è bello vedere tanto amore per lo sport, non solo il calcio. È una lezione di vita: ascoltare i campioni può darci una grande mano per il futuro". 

Se hai un minuto libero, vai più a vedere pallavolo o pallacanestro a Trento?

"In questo momento mi piace di più la pallacanestro. Devo ancora andare a vedere la pallavolo, ma appena ho l’occasione ci vado volentieri. Non vedo l’ora!".

Aiutaci a leggere il girone. Siamo a fine ottobre, il campionato è lunghissimo. Il Vicenza era atteso al vertice e lo sta confermando. Cosa ti colpito di loro e li ritieni la squadra da battere?

"Sicuramente è la squadra da battere: è prima in classifica, ha fatto otto vittorie consecutive prima di noi. È forte nel gruppo e nei singoli. Poco ma sicuro".

C’era curiosità sul Brescia dopo la retrocessione e la fusione. La tifoseria ha accettato bene il progetto Pasini. Pensi che possa duellare alla pari con il Vicenza o è più da playoff?

"È una grandissima società. A lungo andare se la può giocare. C’è anche il Lecco che sta andando forte. Ci sono due o tre squadre che fanno molto bene. È presto per parlare di vincitrice, ma per ora metto il Vicenza un gradino sopra Brescia e Lecco. Il campionato è lungo, può succedere di tutto".

Il Cittadella ha deluso all’inizio, ma sta ripartendo. Ti aspettavi un rilancio rapido? 

"Quando retrocedi dalla B, non è scontato ripartire forte in C. Il Cittadella è una società forte, con giocatori forti e un bravo allenatore. Si riprenderanno, ma la C è un campionato tosto: non è mai scontato".

Un giudizio sulle seconde squadre. Nel vostro girone c’è l’Inter, che ha iniziato bene. Come valuti il loro percorso e il concetto di seconde squadre, che in Serie C non è sempre gradito?

"Per i giovani le seconde squadre sono importanti, un trampolino di lancio. L’Inter sta facendo molto bene: è una squadra giovane ma con ragazzi interessanti. Per un giovane, avere una seconda squadra di una grande società dà fiducia per entrare nel mondo dei grandi. Può far solo bene".

La Serie C sta crescendo: più visibilità con Sky, più occhi sul campionato. Vedi una crescita? La missione di Marani è dare spazio ai giovani italiani: da dentro, trovi riscontro?

"Questo è il mio quarto anno in C: c’è stata una crescita importante. La maggiore visibilità la avverto, fa bene al calcio italiano. Dare importanza a un campionato con piazze e tifoserie importanti è giusto".

Da innamorato del calcio, guardando la Serie C: qualcosa che ti ha colpito, un giocatore, una squadra, un progetto?

"Giocare in grandi stadi mi affascina: Catania, Salerno, Benevento… grandi piazze. Vorresti sempre giocare lì. Anche nel nostro girone, Brescia, Vicenza, anche il 'Briamasco' quando è pieno è fastidioso".

Prossimo turno: cosa ti aspetti dalla sfida sul campo della Virtus Verona? Quali rischi per il Trento?

"È una sfida difficile contro una squadra che sa giocare bene, con buoni giocatori. Dobbiamo essere attenti, non sbagliare l’approccio e dare continuità alla nostra crescita".

Il retrogusto amaro contro il Vicenza deve essere una molla in più.

"Sì, ci deve dare più stimoli e sicurezza".