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Di Donato: "Ascoli darà filo da torcere ad Arezzo. Sorprende il Cittadella così indietro"

Di Donato: "Ascoli darà filo da torcere ad Arezzo. Sorprende il Cittadella così indietro"TMW/TuttoC.com
Daniele Di Donato
© foto di Matteo Ferri
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di Valeria Debbia

Daniele Di Donato, tecnico che in carriera ha allenato Team Altamura, Latina e Vis Pesaro fra le altre, è intervenuto nel corso di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.

Siamo nel pieno del turno infrasettimanale: l’Arezzo, reduce dalla sconfitta con il Guidonia, aveva bisogno di una risposta. E la risposta è arrivata, eccome.
"L’Arezzo ha dimostrato di essere in grande forma e di sapere cosa vuole. È una rosa completa, quasi da “due squadre”, con giocatori importanti e un allenatore preparato, sostenuto da una società seria e compatta. La reazione di ieri è stata evidente: ribaltare una partita dopo il 2-0 nel primo tempo è stato un segnale di forza, soprattutto mentale".

L’Arezzo è quindi la favorita per la vittoria finale o dovrà comunque guardarsi dalle rivali?
"Sicuramente dovrà stare attenta fino alla fine. Ieri ho assistito ad Ascoli-Pineto e vi assicuro che anche l’Ascoli darà filo da torcere. È una squadra di grande qualità, spinta da un pubblico straordinario. Credo che saranno proprio Arezzo e Ascoli a contendersi il campionato".

Restando nel girone B, il Ravenna è forse la sorpresa di questo inizio stagione. Neopromossa e arrivata da un ripescaggio, ma con una proprietà solida. Secondo lei potrà tenere il passo o arrivare ai playoff sarebbe già un grande risultato?
"Il Ravenna può davvero essere la sorpresa. L’ho visto dal vivo e mi ha impressionato. È una squadra senza l’obbligo di vincere, quindi più libera mentalmente, con ottimi giocatori e un allenatore esperto. Potrebbe rivelarsi la mina vagante del torneo".

Parliamo anche della Vis Pesaro, altra società che lei conosce bene. Da noi è stata spesso elogiata come un’isola felice, a differenza di altre realtà che faticano a iscriversi o a pagare gli stipendi.
"È vero. La Vis Pesaro rappresenta una realtà solida e virtuosa. Quest’anno ha inaugurato anche il centro sportivo, frutto di una visione lungimirante del presidente. Non è da tutti in Serie C avere strutture simili: dovrebbe essere la normalità, purtroppo non lo è".

Restando sui problemi della Serie C: lo scorso anno alcune squadre sono state estromesse a campionato in corso, come Taranto e Turris. Quanto pesa questo sulle classifiche e sul lavoro di chi, come voi allenatori, si gioca tanto sul campo?
"È devastante. Non è giusto penalizzare società virtuose perché altre non rispettano le regole. Servono controlli più severi: chi non rispetta le scadenze deve restare fuori. In Serie D ci sono club organizzati che meriterebbero di salire, mentre in C si rischia ogni anno di vedere fallimenti annunciati. Bisogna tutelare chi lavora con serietà".

Chiudiamo con il Cittadella, retrocesso come la Salernitana ma partito male. Può ancora lottare per tornare subito in Serie B?
"Non me lo aspettavo. Conosco bene l’ambiente e pensavo a un avvio migliore. Però è chiaro che retrocedere lascia sempre strascichi. Il Cittadella resta una società solida e può ancora recuperare, ma deve cominciare subito a correre, perché quattro punti in cinque partite sono pochi".

Mister, quando la rivedremo in panchina?
"Spero presto. Intanto continuo ad aggiornarmi, guardo tante partite e accumulo esperienza che potrà tornarmi utile".