Vicenza, Gallo: "Serve cinismo per evitare sofferenze finali. +4? Non si gestisce il vantaggio"

Vicenza, Gallo: "Serve cinismo per evitare sofferenze finali. +4? Non si gestisce il vantaggio"TMW/TuttoC.com
Fabio Gallo
Ieri alle 22:45Girone A
di Valeria Debbia

Sesto successo di fila per il Vicenza che oggi batte di misura l'Alcione Milano al 'Breda' di Sesto San Giovanni. Grande personalità e maturità da parte del Lane, che ora è capolista a +4 sul Lecco ed è quindi già in fuga: "Che impressione mi ha lasciato la squadra? Innanzitutto, dedico questa vittoria ad Alessandro, papà del nostro preparatore atletico Marco Nesti, scomparso questa settimana - ha esordito in sala stampa mister Fabio Gallo. - Ci siamo stretti al suo dolore e sono felice di potergliela dedicare. La squadra ha giocato con grande personalità. Nel primo tempo, per demerito nostro, abbiamo concesso due occasioni in modo stupido, mollando l’aggressione in una partita giocata tecnicamente molto bene. Una volta passati in vantaggio, macinando gioco, nel secondo tempo abbiamo controllato totalmente contro una squadra con gamba, buoni giocatori e in un campo difficile. È una vittoria importante che dà morale e consapevolezza al gruppo".

Il tecnico biancorosso ha poi spiegato come stanno Rada e Rauti, che non ha giocato: "Rada ha sentito un indurimento all’adduttore e ha chiesto il cambio, ma senza fitte, quindi presumiamo sia un affaticamento. Non possiamo dire di più ora. Rauti era disponibile, si è allenato ieri, ma ho preferito non rischiare, avendo cambi all’altezza. È andato tutto bene, anche se forse ci è mancato il 2-0 per chiudere la partita e stare tranquilli".

In Serie C, anche contro squadre forti, se non chiudi la partita resti in apprensione fino alla fine: "Esatto, è la Serie C. Anche se sei superiore, come oggi contro una squadra forte di categoria, se non chiudi la partita resti in apprensione. La squadra ha dato una grande prova di maturità, ma serve cinismo per evitare sofferenze finali".

Come detto, il Vicenza ora è a +4 sulla seconda e a +7 sul Brescia, con sei vittorie consecutive: "Come si gestisce questo momento d’oro senza perdere punti? Non sono abituato a gestire, nel senso di accontentarmi. L’input è continuare a spingere e dare il massimo per ottimizzare il lavoro. Otto-nove giocatori del Vicenza, l’anno scorso, hanno rimontato 10 punti di svantaggio sul Padova. Non c’è monito migliore: non si gestisce il vantaggio, si concretizza la fatica pre-partita. Non sono un allenatore che sa gestire i risultati, dobbiamo andare sempre al massimo".

Ma in casa biancorossa c’è ancora qualcosa da migliorare: "Per forza. Abbiamo concesso due occasioni perché non siamo stati feroci nell’aggressione, nonostante avessimo la partita in mano. A parte i primi 5 minuti, nel primo tempo si sentiva che potevamo segnare da un momento all’altro, ma ci siamo un po’ addormentati nella cattiveria agonistica. Il gol è arrivato su un’azione che proviamo, il nostro marchio di fabbrica: palla sul quinto con più giocatori che attaccano la porta. Dobbiamo essere più continui, fare più spesso ciò che proviamo e essere il più cinici possibile".