Ternana, Liverani: "Parole Di Carlo? Non commento. Tocco ci può stare"

Domenico Di Carlo ha parlato di follia per il rigore che ha sancito il 3-3 della Ternana nel derby contro il Gubbio. Ed è proprio da questa dichiarazione che parte la disamina di mister Fabio Liverani in sala stampa: "Non mi capita sempre di commentare le parole degli altri. Mimmo è un allenatore che stimo, che conosco da tanto, quindi non le commento. Per me il tocco ci può stare. Non commento decisioni arbitrali perché c’è il FVS: se ha riguardato e non ha cambiato idea, probabilmente qualcosa ha visto. Sono tre persone con il quarto uomo, tempo per tornare indietro ce n’è. Non entro in questo, anche perché è stata una partita bella, soprattutto per chi stava sugli spalti, meno per noi allenatori. Segnare tre gol in trasferta e non vincere è tanto lavoro da fare nella prossima settimana".

Al tecnico rossoverde viene chiesto se si aspettava un Gubbio così aggressivo: "Abbiamo preparato questo, quindi forse non l’ho preparata ancora bene. Tre giorni dopo la Coppa Italia proprio su queste giocate: purtroppo non l’ho spiegato abbastanza bene. La colpa è un po’ più mia che dei ragazzi".

Quindi una battuta su Pettinari che è andato a completare l'attacco: al netto dei tre gol da quando è tornato, per caratteristiche sembra perfetto con Ferrante o Dubickas. "Abbiamo quattro attaccanti molto bravi, possono giocare insieme quasi tutti. Contento del loro lavoro. Ad oggi la squadra ne sopporta due alla volta. Non è detto che qualche volta si giochi diversamente, anche in tre. Bisogna trovare equilibri e lavorarci. Dei miei attaccanti sono contento: guardo la prestazione, non chi fa gol. Da quando sono saliti di condizione, tutti e quattro sono forti per noi".

Fare tre gol fuori e non vincere è qualcosa che fa storcere il naso: "Risultato giusto. Le tre squadre davanti: una, due o tutte e tre possono cedere? Sulle tre davanti non lo so, difficile. Noi dobbiamo avere un altro obiettivo: non scordare le difficoltà nella costruzione della squadra. Step meno lunghi, accorciare più velocemente possibile da qui alla fine andata e vedere dove siamo. Se in queste sette partite accorciamo punti da quelle davanti, vediamo che succede".