Top & Flop di Juventus NG - Forlì
Al Moccagatta va in scena una partita che vive su equilibri sottili, tensione agonistica e momenti che pesano più delle trame di gioco. Il Forlì parte meglio: squadra corta, baricentro alto, idee chiare su come attaccare la Juventus Next Gen. La chiave dei romagnoli è l’ampiezza: Franzolini e Menarini spingono forte, cercando continuamente Elia Petrelli, grande ex di giornata ma soprattutto punto di riferimento tecnico, fisico e simbolico dell’attacco ospite. Proprio Petrelli accende il primo tempo: due conclusioni a giro, una delle quali si infila sotto l’incrocio ma viene annullata per fuorigioco, episodio che lascia un brivido lungo la schiena di Mangiapoco, attentissimo sulle palle alte. È il momento di massima pressione del Forlì, che in questa fase gioca a memoria: De Risio si abbassa per dare ordine, Bright aggredisce tutto ciò che passa a metà campo, Macrì prova a inventare tra le linee. La Juventus soffre, resta raccolta, ma non si disunisce. E qui emerge la personalità di Pedro Felipe, che prima guida la retroguardia nelle letture difensive – chiudendo più volte Petrelli in campo aperto – e poi accompagna in costruzione con pulizia. A cavallo dell’intervallo le sensazioni cambiano: Anghelè sfiora l’incrocio con un destro a giro che avrebbe potuto spaccare la partita, mentre Rouhi e Turicchia iniziano a salire con più continuità sulle fasce. Il secondo tempo resta bloccato per venti minuti, finché non arriva l’episodio che rompe l’equilibrio. Faticanti calcia dal limite, la difesa respinge male, e Pedro Felipe si avventa sul pallone come un attaccante: controllo, corpo avanti, destro violento sotto la traversa. Un gol da leader, da uomo che sente il momento. 1-0. Da lì in poi la Juventus gioca la sua partita migliore: attenta, compatta, capace di vincere duelli e seconde palle. Il Forlì prova a reagire alzando il ritmo, ma la manovra diventa più orizzontale e meno aggressiva. Nel finale, un contropiede guidato da Simone Guerra, appena entrato, porta al fallo che costa il secondo giallo e l’espulsione a Menarini. L’ultimo assalto ospite si spegne lì.
La Juventus Next Gen sale così a 17 punti, aggancia Pianese e Campobasso e soprattutto si stacca dalla zona calda, ritrovando peso, fiducia e identità. Il Forlì esce invece con la sensazione di aver giocato una partita solida e intensa, ma senza trasformare la propria superiorità iniziale in vantaggio.
Ecco i Top&Flop del match:
TOP
Pedro Felipe (Juventus Next Gen): Partita semplicemente totale. In marcatura su Petrelli non sbaglia praticamente nulla, sia negli anticipi sia nelle chiusure in campo aperto. Dirige la linea difensiva con sicurezza e prende spesso la responsabilità dell’uscita palla. Il gol è un manifesto: lettura, cattiveria, esecuzione tecnica pulita sotto pressione. Leader vero, oggi il migliore in campo senza discussioni. CORAGGIOSO
Elia Petrelli (Forlì): È la principale fonte offensiva del Forlì e la sua prestazione, specie nel primo tempo, dà ritmo e personalità alla squadra. Si costruisce le due occasioni migliori della gara, una delle quali lo porterebbe al gol se non fosse per l’offside. Attacca la profondità, lega il gioco, duella con Pedro Felipe alla pari finché ha energie. Meno incisivo dopo l’ora di gioco, ma resta il riferimento offensivo più pericoloso. GRINTA
FLOP
Manetti (Forlì):La partita gli sfugge di mano progressivamente. In fase difensiva alterna chiusure buone ad altre più in ritardo, come quella sul flipper che porta al gol. Nel finale, la seconda ammonizione su Guerra è il simbolo di un’azione forzata e dettata dalla necessità. L’espulsione pesa, perché toglie al Forlì gli ultimi minuti per provare la rimonta. SFORTUNATO
Owusu (Juventus Next Gen) Parte volenteroso, provando a strappare in transizione, ma si perde strada facendo. Troppo impreciso nelle conduzioni, forzato nelle scelte individuali e spesso anticipato nelle ricezioni. Non riesce a mettere in difficoltà la difesa romagnola né a dare respiro alla squadra nel momento di maggiore pressione. Prestazione generosa, ma poco efficace. TANTA CORSA
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