Top & Flop di Perugia-Arezzo
Dopo sedici anni il derby tra Perugia ed Arezzo finisce a reti inviolate, come nell'ottobre del 2009 anche quest'oggi al "Renato Curi" valida per la 13^ giornata del girone B di serie C sky wifi si dividono la posta. Come ogni partita attesa e molto sentita ha prevalso grande agonismo ed intensità, dove i duelli talvolta scorbutici e duri hanno fatta da padrone. Le due compagini si sono annullate in tutto, nei cartellini gialli in quelli rossi (Uno per parte) e nelle occasioni per sbloccare la gara. Entrambe hanno mostrato di essere in salute peccando nei sedici metri avversari, dove la concentrazione e l'attenzione delle difese ha prevalso sugli attacchi. Porta a tre i risultati positivi il Perugia dopo la vittoria sul Livorno e il Pareggio a Pontedera mentre l'Arezzo perde il primato ma da dimostrazione di solidità. In cronacaGiovanni Tedesco deve fare a meno di Dell'Orco, Matos ai quali si aggiunge Broh. Tre le novità rispetto a domenica scorsa: Calapai viene preferito a Giraudo sulla corsia sinistra del 4-3-3 a completare il reparto completato da Riccardi, Angella e Tozzuolo a protezione della porta di Gemello. Tumbarello è la seconda novità preferito a Giunti al fianco di Bartolomei e Megelaitis, a supporto del tridente dove Montevago è il riferimento centrale supportato da Kanoute e Montevago. Sull'altra sponda Chistian Bucchi si deve privare di Chiosa fermato da un fastidio muscolare e Dell'Aquila alle prese con una contusione ad un piede, che vanno ad aggiungersi ai lungo degenti Dezi e Renzi. Le rotazioni si riducono per il tecnico ex della gara, pochi sembrano essere dubbi di formazione con il tradizionale 4-3-3 dove De Col e Righetti saranno gli esterni affiancati dalla coppia centrale composta da Gilli e Gigli a protezione della porta di Venturi. Guccione in cabina di regia supportato da Mawuli e Chierico a supporto del tridente offensivo imperniato su Cianci riferimento centrale, Tavarnelli e Pattarello a girare ai suoi lati. L'approccio del grifo è arrembante, parte con coraggio la squadra di casa ma gli uomini di Bucchi sono abili a non concedere occasioni. Il primo viaggio al Fvs per il direttore al 13' in seguito di un fallo di Manzari su Guccione confermando il giallo. Dopo una fase di grande equilibrio sono i padroni di casa a giocarsela per un presunto rigore: nella circostanza Gilli era entrato in contatto con Montevago. Dopo l'intervallo Bucchi si gioca la carta Iaccarino per Guccione ma la sua partita dura meno di due minuti, facendosi espellere per un brutto fallo su Megelaitis. L'Arezzo non rinuncia ad attaccare concedendo le briciole agli attaccanti del Perugia: le prime mosse di Tedesco con gli inserimenti di Bacchin e Giunti per Tumbarello e Kanoute non alterano la contesa. Poco dopo Manzari si fa cacciare per somma di ammonizioni. Gli ospiti ci provano in un paio di circostanze con Pattarello mentre nel secondo dei cinque i recupero Torrasi obbliga Venturi alla deviazione sulla traversa:
TOP
Linas Megelaitis (Perugia): partita di sostanza e concretezza quella del centrocampista Lituano, in fase di non possesso raddoppia sistematicamente Tozzuolo su Pattarello al quale non viene concesso niente. Sempre pronto a cucire gioco e far ripartire l'azione in maniera precisa e lucida, l'intervento in ritardo su di lui costa il rosso a Iaccarino. CONSISTENTE
Luca Chierico (Arezzo): Abile a farsi trovare tra le linee per costruire la manovra offensiva amaranto. Non sempre preciso ma ha il merito di provarci con maggiore convinzione verso la porta di Gemello. FRIZZANTE
FLOP
Giacomo Manzari (Perugia): Meno incisivo ed efficace rispetto ad una settimana fa, si prende un giallo in seguito ad un brutto scontro con Guccione. Punito severamente il suo intervento in chiusura su Chierico prendendosi il secondo giallo che gli costa l'uscita anzitempo dal campo. INCAUTO
Gennaro Iaccarino (Arezzo): se non è record poco ci manca, la sua partita dura meno di un minuto: sfrutta come peggio non potrebbe l'occasione fornita da Bucchi. Viene schierato dopo l'intervallo, al primo intervento travolge Megelaitis lasciando i compagni in inferiorità numerica. DISASTROSO
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