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Picerno, gli accorgimenti tattici di Bertotto per ritrovare la vittoria

Picerno, gli accorgimenti tattici di Bertotto per ritrovare la vittoriaTMW/TuttoC.com
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 17:30Girone C
di Laerte Salvini

Il ritorno alla vittoria del Picerno trova nella lettura congiunta dei dati e dei singoli episodi la spiegazione più completa di una serata finalmente convincente. Il match di Monopoli, che sulla carta rappresentava un terreno insidioso per una squadra reduce da due mesi difficili, si è trasformato in una prova di maturità sorretta da numeri solidi e da un atteggiamento collettivo in netta crescita. Il possesso palla, che ha visto il Monopoli comandare con un 67%, racconta solo in parte l’andamento: la squadra di Colombo ha gestito molto il primo palleggio ma non è mai riuscita a convertire il volume in pericolosità reale, rimanendo spesso lontana dall’area e limitandosi a tiri sporadici e poco puliti. Il Picerno, al contrario, ha inserito la partita su binari completamente diversi, lasciando l’iniziativa ma controllando gli spazi con ordine e concedendo solo quattro conclusioni dentro l’area a fronte di nove tentativi totali avversari, un dato che certifica la qualità del lavoro difensivo della linea Vimercati–Frison e della coppia centrale Djiibril–Bianchi.

Il dato sugli intercetti (18 contro i 10 del Monopoli) descrive bene la differenza nella lettura delle situazioni: il Picerno ha continuamente spezzato le linee di passaggio pugliesi, togliendo ritmo e profondità alla manovra avversaria, mentre le 37 chiusure difensive raccontano una squadra finalmente reattiva nelle seconde palle e ordinata nell’abbassarsi quando necessario. In questo contesto emergono anche le individualità: la squadra non ha perso un solo duello chiave in zona centrale, con Djiibril capace di reggere l’urto sia sul piano fisico sia su quello dinamico, mentre Vimercati ha prodotto l’intervento che simbolicamente ha segnato la partita, salvando sulla linea la palla del possibile 1-1.

L’impatto offensivo, pur costruito su numeri contenuti (0.75 xG, contro 1.69 dei padroni di casa), è stato però devastante per precisione e selezione del tiro. Abreu non solo ha convertito due occasioni, ma lo ha fatto con conclusioni ad alta complessità tecnica che confermano un momento di forma ritrovato. Il Picerno è riuscito a costruire azioni pulite in transizione, sfruttando il dato dei passaggi in profondità (3 contro 1 del Monopoli) per colpire alle spalle una linea difensiva che si è spesso fatta sorprendere negli allineamenti. La qualità del gol del vantaggio nasce proprio da questa attitudine: un cross teso e puntuale di Gemignani e un tempo d’inserimento perfetto dell’attaccante, che anticipa tutti e indirizza la gara. La seconda rete, figlia di un recupero alto e di un errore avversario, è l’emblema del Picerno più aggressivo e verticale che Bertotto sta provando a costruire.