Carlo Vicedomini ❤ Alessandra Macculi

Carlo Vicedomini ❤ Alessandra Macculi
© foto di TLP
venerdì 18 aprile 2014, 23:00Ho sposato 1 calciatore
di Valeria DEBBIA
fonte In collaborazione con Claudia Marrone
La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli e fidanzate si raccontano

Carlo Vicedomini, centrocampista classe 1985 attualmente in forza al Castel Rigone. Un ragazzo, prima ancora che calciatore, semplice e disponibile, dalla grande forza morale e umana che gli ha permesso di superare anche un difficile momento di salute, che lo ha colpito pochi mesi fa. Ma la forza gli è sicuramente data anche dalla splendida compagna Alessandra Macculi, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore, che tra pochi mesi li vedrà convolare all’altare.

Alessandra, come vi siete conosciuti tu e Carlo?
Io e Carlo ci siamo conosciuti una domenica sera nel gennaio di 3 anni fa, in un locale a Lecce dove eravamo con amici in comune. E da li è iniziato tutto…”.

E’ stato un colpo di fulmine quella sera o ti ha dovuta corteggiare?
Mi ha dovuta corteggiare…e anche molto (ride, ndr). Io inizialmente ero anche molto scettica, il colpo di fulmine proprio non c’è stato, ma lui dalla sera in cui ci siamo conosciuti non mi ha mollata un attimo, e alla fine ho ceduto. Pensa che mi ha pure fatto una dichiarazione d’amore davanti a tutti gli amici, non curandosi del mio grande imbarazzo, ma alla fine direi che è andata bene. E dopo una convivenza, il 20 giugno ci sposiamo a Galatina, vicino alla nostra Lecce”.

Ma anche la proposta di matrimonio è partita da Carlo?
“(Ridiamo, ndr) No, quella è partita da me, e lui non poteva far altro che dire di sì (ridiamo di nuovo, ndr). Dopo i problemi di salute che hanno colpito Carlo ho sentito proprio il bisogno di cambiare in meglio le cose, e ho capito che il momento era arrivato. Tra l’altro nostro figlio Edoardo adesso ha due anni, volevamo sposarci quando sarebbe stato grandino così, se vorrà, potrà portarci le fedi. E’ molto peperino però, spero vivamente che nel caso gli anelli arrivino all’altare…”.

Quindi possiamo già parlare del Carlo papà: che tipo di genitore è?
Devo dirlo, speciale davvero. E’ un po’ più severo di me, ma è molto affettuoso e sa far sentire la sua presenza anche quando è lontano. Lui ed Edoardo sono molto legati, è bellissimo vederli insieme”.

Ci dici invece un pregio e un difetto del tuo futuro marito come uomo?
Tra i difetti, anche se alla fine non so neppure se lo sia, potrei dire l’eccessiva ingenuità, nelle persone e nelle cose lui vede sempre e solo il bello, ma deve capire che non sempre è così, purtroppo ci sono persone che si sono volute solo approfittare di lui. La sua ingenuità di base sarebbe anche un aspetto caratteriale bellissimo, perché nasce dal suo più grande pregio, la bontà, ma nella vita si deve anche saper aprire gli occhi. Comunque, oltre alla bontà, tra i pregi aggiungo anche il suo vivere per la famiglia e gli amici, l’esser disponibile e anche molto generoso…non si dimentica mai una data e mi fa tanti regali (ridiamo, ndr)”. 

Benissimo. Quindi è facile dirci quale è il regalo più bello che ti ha fatto…
Quello più bello è sicuramente stato l’anello, io sono romanticona e lo aspettavo da tempo. Però riconosco anche che ha sempre mille premure e non solo materiali”.

Una piccola premura può essere anche il pensarti quando è in campo: quanti goal ti ha dedicato?
Di sicuro un goal me lo ha dedicato, quando giocava a Pagani (stagione 2010-2011, ndr). Adesso manca il goal per Edoardo, appena inizierò a portarlo più spesso allo stadio spero succederà. Però il piccolo viene già adesso a vedere le partite, il problema è tenerlo fermo…(ridiamo, ndr)”.

Deduco che segui il calcio. Lo seguivi anche prima di conoscere Carlo?
Il calcio l’ho sempre seguito, sono simpatizzante della Juventus ma soprattutto tifosa del Lecce, come tutta la mia famiglia. E non ti dico quanti pensieri ho dato ai miei genitori, quando ero più piccola seguivo il Lecce anche in trasferta, e al tempo, giocando in Serie A, le trasferte erano anche molto lontane. Ma le passioni sono passioni”.

Decisamente fortunato Carlo, non sempre le donne amano il calcio. Un’altra mia deduzione, vista la tua passione: credo che il lavoro di tuo marito non abbia mai influito sulla vostra vita di coppia: mi sbaglio?
No, non sbagli. Il calcio non ha mai influenzato la nostra coppia, in nessun modo”.

Nemmeno quando vi siete dovuti spostare da Taranto, che è decisamente più vicina a Lecce rispetto a Castel Rigone?
Tutti sappiamo che la professione del calciatore comporta degli spostamenti, quando ci siamo conosciuti, ad esempio, Carlo giocava a Pagani. Non mi è mai pesato spostarmi per tenere unita la famiglia, anche se devo confessare che non è stato semplice e spesso ho nostalgia di Lecce: in Salento abbiamo amici, la famiglia di origine, io avevo anche un lavoro che spero di riprendere presto e che lasciai comunque per dedicarmi a nostro figlio. La fortuna comunque è aver trovato anche in Umbria persone fantastiche, che sono poi le altre mogli, compagne o fidanzate dei compagni di squadra di Carlo”.

Quale credi sia stato il momento calcisticamente più bello per Carlo?
Essendo anche Carlo di Lecce penso che i 14 anni passati nel settore giovanile del Lecce siano stati per lui fondamentali, anche da quello che spesso racconta lo hanno proprio formato come persona e calciatore. Poi ha costruito amicizie che ancora oggi durano, qualcuno dei ragazzi verrà pure al matrimonio. Però anche Taranto ha dato tanto a Carlo, così come lui ha dato tanto al club e alla città”.

Adesso è il tuo momento, dopo la proposta di matrimonio devi fare a Carlo una dedica. C’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?
Non sono molto brava nel fare queste dediche perché sono molto timida, e lui lo sa, però vorrei dirgli che sono davvero felice di sposarlo, rifarei la proposta altre mille volte, soprattutto dopo quello che ci è successo. La vita ci ha dato una prova da superare, ci siamo riusciti e lui è tornato quello di sempre, ma adesso abbiamo la consapevolezza di poter superare tutto. E vorrei anche ringraziarlo per tutto ciò che fa per me ed Edoardo, è splendido e lo conferma tutti i giorni”.

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