Il fatto della settimana - Un presidente arrestato (Canonico a Foggia), un altro che annuncia la cessione (Di Masi ad Alessandria) e una Lega Pro che propone un nuovo format che fa discutere

30.10.2022 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - Un presidente arrestato (Canonico a Foggia), un altro che annuncia la cessione (Di Masi ad Alessandria) e una Lega Pro che propone un nuovo format che fa discutere
TMW/TuttoC.com

Non ci siamo fatti mancare nulla questa settimana in Lega Pro: mercoledì ci siamo svegliati con l'arresto del presidente del Foggia Nicola Canonico. L'ANSA già in mattinata aveva infatti rilanciato: "Si contestano, a vario titolo, anche i reati di scambio elettorale politico-mafioso e associazione mafiosa nelle indagini che stamani hanno portato all'arresto di 19 persone tra le province di Bari, Taranto e Palermo. Tra gli arrestati posti ai domiciliari figurano Francesca Ferri, consigliera comunale di Bari per Italia Popolare e Nicola Canonico, imprenditore e presidente del Foggia calcio, in passato consigliere pugliese e comunale a Bari. Le indagini riguardano un presunto scambio elettorale politico-mafioso per le elezioni amministrative di Bari e di Valenzano del 2019". L'mprenditore (ora ai domiciliari) sarà interrogato il prossimo 2 novembre. Nel frattempo il terzino Filippo Costa, intervenuto in conferenza stampa, ha allontanato dalla squadra i problemi del numero uno del club rossonero: "Siamo qui per giocare a calcio, queste situazioni non ci riguardano. Siamo vicini al presidente, siamo convinti che ne uscirà a testa alta. Ma noi pensiamo solo a Viterbo". Anche mister Fabio Gallo non ha voluto esprimersi alla vigilia della sfida di Viterbo: "Riguardo al presidente non parlo di cose che non conosco, non ho detto niente alla squadra.  Non ho avuto la necessità di dire niente al gruppo". 

Venerdì mattina è stata la volta dell'annuncio della cessione dell'Alessandria. Ai microfoni de La Stampa, il presidente Luca Di Masi ha infatti dichiarato di aver trovato l'accordo per la cessione del club: "Abbiamo trovato l’accordo per cedere l’Alessandria. Il closing dell’operazione avverrà entro fine novembre. Non posso svelare ulteriori particolari per non violare il patto di riservatezza che ho stipulato con gli acquirenti. In ogni caso, dopo approfondite valutazioni effettuate anche dal nostro studio legale, posso affermare che si tratta di interlocutori affidabili". Sempre secondo i colleghi del quotidiano alessandrino sarebbero imprenditori appartenenti a settori diversi: comparto informatico e spettacolo, nello specifico proprietà di sale cinematografiche. In merito è intervenuto anche mister Fabio Rebuffi alla vigilia della sfida con la Recanatese (poi persa dai grigi): "Sono stato informato dal presidente della situazione societaria, è stata una notizia che ci aspettavamo potesse arrivare dall'inizio della stagione: è da agosto che so di questa cosa che non è un fulmine a ciel sereno. Emotivamente dispiace però dobbiamo pensare a preparare la prossima partita, la squadra non ha dato alcun segnale di preoccupazione. Da questo punto di vista abbiamo reagito molto bene".

Venerdì sera è invece deflagrata la notizia della proposta del nuovo format per la prossima stagione di Lega Pro: inutile tornarci sopra, ne abbiamo scritto in tutte le salse, dalle slide esplicative del progetto (clicca qui per rileggerle) alle parole del presidente Francesco Ghirelli affidate ai nostri microfoni (clicca qui per rileggerle). La visione politica della proposta è chiara: in vista anche del nuovo bando per i diritti tv - come ricordato dallo stesso Ghirelli quello attuale scade a giugno –, si punta a rendere il campionato più appetibile aumentando le partite decisive. La formula è obiettivamente un po' cervellotica e macchinosa letta sulla carta, complessa ma forse vista all'opera può prospettarsi tempo interessante. Da sottolineare, comunque, che per ora è solo una proposta che non è detto che venga accolta e avvalata, ma l’obiettivo è quello di aprire una nuova era. Quel che è certo è che sui social i tifosi sono già esplosi in commenti di varia natura, non sempre espressi in modo garbato.