Casertana, Coppitelli: "Arrabbiati, non era una partita da giocare. Non era calcio"
La Casertana ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra di uomini duri e a Monopoli è riuscita a rimettere in parità il match dopo aver ripreso al fotofinish il Catania nella scorsa giornata: "I complimenti oggi soprattutto li giro ai ragazzi, perché penso che davvero non fosse facile dare loro indicazioni - ha esordito in sala stampa mister Federico Coppitelli. - Era uno sport tra due squadre vestite in modo diverso, ma non era calcio (il riferimento è al diluvio scrosciante che ha reso il campo al limite della praticabilità, ndr). Devo dire la verità: il risultato alla fine in qualche modo ci premia, perché venire a Monopoli e prendere un punto è una cosa che globalmente può soddisfarci. Però siamo un po’ arrabbiati, perché oggi non era una partita da giocare; secondo me non aveva nessuna caratteristica di una partita di calcio. Penso che aspettare 24 ore non avrebbe creato problemi a nessuno: domani si sarebbe fatta una partita pulita, normale, tra due squadre a cui piace giocare a calcio. Magari avremmo pareggiato uguale o magari avremmo perso, perché affrontavamo una signora squadra, ma ci rimane un grande rammarico da questo punto di vista".
"Se passiamo alla partita - ha proseguito il tecnico, - giro i complimenti ai ragazzi: non voglio usare termini blasfemi, ma è stato quasi un miracolo. Si dice che a volte attorno a un gol o a un episodio si costruisce una prestazione; oggi rimettere in carreggiata questa partita era di una difficoltà incredibile. I ragazzi hanno comunque creato quattro o cinque occasioni contro una squadra che si chiudeva su un campo che non era un campo. Penso che veramente debba fargli i complimenti: queste partite ci rinforzano sicuramente l’aspetto caratteriale. Rimane chiaramente rammarico per l’episodio del rigore, se vogliamo parlare un pizzico di calcio, ma ci prendiamo tutte queste riflessioni".
Un punto importante che dà consapevolezza ai rossoblù, soprattutto della forza fisica più che tecnica, perché di tecnica se n’è vista poca o nulla: bisognava alzare la palla e tirare avanti con la speranza che qualche pozzanghera aiutasse l’uno o l’altro: "Hai dato anche la risposta. È chiaro che in questo contesto vengono fuori le capacità caratteriali. Ripeto, non è un caso che negli ultimi due episodi importanti per noi – il gol e il rigore – ci sia lo zampino di Casarotto, un ragazzo che ha grande capacità di incidere anche quando entra dalla panchina e per noi è una risorsa molto importante. Chi è entrato come lui, e anche gli altri, è stato bravo a tenere su la squadra, perché era una partita veramente difficile da riprendere.Noi siamo una squadra con una cifra tecnica importante: nel secondo tempo a un certo punto avevamo Leone, Proia, Casarotto, Bentivegna, tutti giocatori che fanno della qualità tecnica la loro arma principale. È chiaro che in questo campo il match analysis mi diceva: «Dobbiamo mettere un po’ centimetri?». Mettiamo qualità, speriamo che qualche pozzanghera ci aiuti. Al di là delle battute, i ragazzi sono stati bravi a interpretare la partita; c’è poco da dire".
"Anche Pezzella – mi stava sfuggendo – ha fatto un’ottima partita, ma anche Ciano, nonostante non sia entrato tantissimo nella gara, e lo stesso Curcio: ci hanno dato equilibrio, presenza. Questo è un gruppo molto importante. Non mi stanco di elogiarlo umanamente e tecnicamente: sono ragazzi straordinari. Diciannove punti sono veramente tanti e adesso ci apprestiamo a fare questa ultima parte, questa terza parte del girone d’andata, cercando di tirar fuori più punti possibili, con grande consapevolezza. Usciamo da queste tre partite contro tre delle prime quattro della classe – al di là dei punti – con grande soddisfazione. Come avevo detto oggi nella riunione tecnica, sono questi i punti che fanno le stagioni, perché i punti uno si ricorda poco. Oggi era una partita che veniva dopo due gare che mentalmente ci avevano fatto spendere tante energie: il derby, il Catania. C’era il rischio di venire a Monopoli non sottovalutando – non siamo stupidi – ma magari con un pochino meno motivazioni. Soprattutto parte la partita con quell’episodio – ripeto, neanche voglio commentare del rigore – e se fai lo schizzinoso perdi 3-0. Invece i ragazzi sono stati bravissimi".
Sul Football Video Support: "Credo che ci sia un po’ di leggerezza: «Lasciare andare perché tanto lo rivediamo». Do rigore, poi vediamo; do il gol, poi vediamo. Se poi non vediamo è un problema. Questo era il motivo per cui mi ero arrabbiato. Le decisioni: io sbaglio la formazione, il giocatore sbaglia il gol, l’arbitro può sbagliare il fischio; non c’è mai da parte mia un problema, non vado sull’episodio. Però oggi è stato un peccato: Vano ha preso una brutta gomitata e il rigore quantomeno mi sarebbe piaciuto fosse andato a rivederlo".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati