Trento, Tabbiani: "Unico vero rammarico infortuni: anche oggi Mehic e Maffei"

Trento, Tabbiani: "Unico vero rammarico infortuni: anche oggi Mehic e Maffei"TMW/TuttoC.com
Luca Tabbiani
Ieri alle 23:30Girone A
di Valeria Debbia

Ottavo risultato utile di fila per il Trento e tre marcatori diversi in gol: tutto è girato a dovere in casa gialloblù contro l'Ospitaletto Franciacorta: "Sono contento perché abbiamo approcciato molto bene, al di là del gol subito all’inizio - ha spiegato mister Luca Tabbiani in sala stampa. - Fin dai primi minuti si è percepita la voglia di prendere in mano la partita, e questo è un aspetto importante. Abbiamo continuato a giocare, abbiamo anche rischiato qualche contropiede sul 2-0, il che paradossalmente mi piace perché significa che abbiamo proseguito a fare le cose che sappiamo fare. L’unico rammarico è per i minuti finali, quando la partita è diventata confusionaria e noi avremmo dovuto cambiare stile, provare a fare cose diverse. Capisco però che i ragazzi abbiano spinto per tanti minuti a grande intensità e verso la fine siamo calati anche mentalmente. È chiaro che non è bello prendere gol, sarebbe stato bello fare un altro clean sheet, ma mi prendo la prestazione. L’unico vero rammarico sono questi infortuni: anche oggi ne abbiamo avuti un paio e ci costringono a lavorare con pochi giocatori. Tuttavia, la sensazione è che abbiamo ormai una buona identità; dobbiamo mantenerla, cavalcarla e, con le assenze che abbiamo, sopperire con il gruppo e l’organizzazione che ci siamo creati. Le individualità dei singoli, che sono di ottimo livello, riescono a esprimersi al massimo e fanno divertire la gente".

"Ogni stagione e ogni rosa sono diverse, ed è anche il bello del nostro lavoro. Ne parlavo con lo staff: certe cose che l’anno scorso si lavoravano, quest’anno si affrontano in modo diverso perché le caratteristiche dei giocatori sono cambiate. Abbiamo fatto una fase iniziale in cui, come ho sempre detto, servono una decina di partite perché una squadra si crei l’identità. È il tempo reale necessario: vivi situazioni dentro le gare, poi le lavori in allenamento, ma finché non le vivi non puoi davvero prepararti. Ho sempre detto anche che questa squadra, rispetto all’anno scorso, ha margini di miglioramento maggiori, perché abbiamo tanti giovani che più partite fanno, meglio lavorano. Sono ragazzi con grandissime qualità e un grande futuro davanti. Giocare in una squadra competitiva, in una città importante, li fa crescere ancora di più; è normale che più giocano, più riconoscono determinate situazioni. Rispetto all’anno scorso, quindi, abbiamo margine di crescita. Abbiamo sofferto nel periodo di costruzione dell’identità perché mancava sempre qualcosa: una volta erano i 10 minuti finali, un’altra una situazione diversa. Oggi sembra che le abbiamo messe a posto, ma questo sport insegna a tenere sempre le antenne dritte. Come ho detto sabato, a volte sono i ragazzi stessi a rendere facili certe partite, mettendo grande intensità. Al di là della qualità tattica e tecnica, la base è l’atteggiamento: quando c’è quello, poi si lavora. I ragazzi l’hanno sempre avuto, anche nei momenti dei pareggi, con prestazioni mentali solide. Facevamo errori, li faremo ancora. Ora è un periodo in cui ne commettiamo meno o, se li commettiamo, non li paghiamo; a volte invece si paga. Siamo contenti, dobbiamo continuare a lavorare sapendo che abbiamo margini di miglioramento. Dobbiamo costruirci sempre di più un’identità forte, andare avanti senza guardare la classifica, perché dobbiamo lavorare per arrivare alla fine e giocarci partite importanti".

"Per Mehic sembra un problema muscolare, strano perché in due minuti si era anche scaldato bene. È un ragazzo splendido. Maffei invece si è fatto male a quel ginocchio; speriamo nulla di grave, faremo gli esami. A oggi non so dire esattamente, sembra che il crociato sia a posto, ma a caldo è complicato valutarlo manualmente. Abbiamo avuto davvero tanti infortuni: pochi muscolari, ora ne arriva uno, ma tanti strani – lussazioni di rotula, menisco, crociato. Sono cose un po’ incontrollabili, anche se poi nessuna lo è del tutto. Sono due anni che lavoriamo in questa difficoltà, ormai ci siamo abituati. L’aspetto positivo è che cresciamo un sacco di giovani: si allenano con noi tanti ragazzi della Primavera e hanno la possibilità di imparare molto dai giocatori della prima squadra".