Top & Flop di Gubbio-Pontedera

Si dividono la posta al "Pietro Barbetti" Gubbio e Pontedera, nel posticipo dell'ottava giornata del girone B di serie C skywifi. Il risultato fotografa l'andamento della contesa, caratterizzata da molti duelli e dalla difficoltà delle due squadre di concretizzare la mole di gioco prodotta. Finisce 1-1 tra umbri e toscani andati a segno entrambi su autorete: quella di Zallu ha permesso agli ospiti di andare in vantaggio all'intervallo mentre nella seconda parte della gara la sfortunata deviazione di Pretato su tiro di Carraro ha permesso ai padroni di casa di pareggiare. Era lecito attendersi di più dagli eugubini, che si sono fatti irretire dalla condotta dei toscani, abili a difendersi e ripartire in campo aperto. Un punto per parte che permette di proseguire il cammino delle due squadre verso i rispettivi obbiettivi. Domenico Di Carlo deve fare a meno di Costa e Di Massimo ma recupera Bagnolini. Nel 3-4-1-2 di partenza Bruscagin viene preferito a Fazzi al fianco di Signorini e Di Bitonto. In mezzo al campo Carraro e Rosaia con Zallu e Tantardini con Hraiech a supporto di Tommasini e La Mantia. Sull'altra sponda Leonardo Menichini recupera Corradini e Nabian ma deve privarsi ancora di Migliardi e Tarantino, oltre ai lungodegenti Cerretti e Ballan. Passa per la prima volta in stagione al 3-5-2 inserendo Corradini e Vona al fianco di Pretato nella linea difensiva davanti a Biagini. Bassanini e Pretato a tutta fascia, Scaccabarozzi abbassato in mediana insieme a Ladinetti e Manfredonia. In avanti Ianesi e Vitali chiamati a insidiare la porta avversaria. In cronaca, il Pontedera fa subito ricorso al Fvs reclamando un rigore per un contatto tra Vitali e Hraiech ma il direttore di gara dopo la revisione non lo concede. Il Gubbio preme, facendosi minaccioso con Tommasini: ma il suo tiro finisce a lato. Di fatto è l'unico tiro di tutto il primo tempo scoccato dalla squadra di Di Carlo. Quando riparte la squadra toscana dimostra di poter far male, il gol arriva alla mezz'ora con Ianesi servito da Ladinetti ma viene annullato dal Fvs in seguito di un tocco di mano del classe 2002. La rete comunque arriva per il Pontedera sugli sviluppi di una punizione del solito Ladinetti con palla scodellata in area, Zallu nel tentativo di anticipare Ianesi mette il pallone nella propria porta. Nella ripresa gli umbri provano a cambiare marcia affidandosi all'imprevedibilità di Spina guadagnando solo una serie di corner. I toscani si distendono bene ma quando arrivano ai sedici metri non concretizzano al meglio. Quasi a sorpresa arriva il pareggio del Gubbio al 27': il tiro di Carraro da fuori viene deviato da Pretato mandando fuori causa Biagini. Ci si attende un forcing della squadra di Di Carlo, invece non sarà così. La partita va avanti sul filo dell'equilibrio, anzi nel finale sono toscani a chiudere in attacco regalando un brivido nel primo degli otto minuti di recupero. Menichini chiede il Fvs per un presunto tocco di braccio di Signorini su tiro di Vitali. Aldi di Lanciano non assegna il penalty dopo aver rivisto l'episodio, non accade praticamente più nulla. Ecco i migliori e i peggiori del confronto:
TOP
Andrea Signorini (Gubbio): regala un brivido il suo intervento per la richiesta al Fvs del Pontedera, ma la tecnologia gli da ragione. Prestazione autorevole la sua, non è la prima. Guida il reparto con autorità limitando le giocate offensive dei toscani, una sorta di attaccante aggiunto sulle palle inattive. PUNTO DI RIFERIMENTO
Riccardo Ladinetti (Pontedera): tocca una infinità di palloni con una percentuale di errore ridotta al minimo. Fondamentale il suo apporto in fase di non possesso, si abbassa per dare respiro ai compagni e far ripartire l'azione nei momenti di maggiore pressione del Gubbio. Ripulisce il pallone dialogando in maniera efficace con Scaccabarozzi. METRONOMO
FLOP
Andrea La Mantia (Gubbio): pochi palloni giocabili questo è vero, ma lui fa poco per poter creare qualche grattacapo all'attenta difesa del Pontedera. Perde sistematicamente tutti i duelli con gli avversari. SOTTO TONO
Nessuno nel Pontedera: passo in avanti della squadra sul piano dell'atteggiamento e della personalità. Nulla di trascendentale intendiamoci, ma i granata non si sono limitati a difendersi come aveva chiesto il tecnico alla vigilia. Lo hanno fatto quando la gara lo ha richiesto ma quando si presentava la possibilità hanno cercato di pungere. Restano delle cose da migliorare a partire dalla fase offensiva, ma la truppa di Menichini ha fatto intravedere segnali incoraggianti. IN CRESCITA
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