Crotone, Longo: "A volte basta fare poco più degli altri per vincere"

Crotone, Longo: "A volte basta fare poco più degli altri per vincere"TMW/TuttoC.com
Oggi alle 15:00Girone C
di Laerte Salvini

In vista di Cavese-Crotone, in programma domani alle 14:30, è intervenuto in conferenza stampa Emilio Longo. Il tecnico ha aperto l’incontro presentando la sfida e il momento della squadra: “La Cavese è una formazione che fa del fattore emozionale e della compattezza i suoi punti di forza. È una squadra che sporca bene la partita, ha gamba e capacità di riattaccare, alterna il 3-5-2 al 3-4-2-1 con elementi di qualità. È un avversario da rispettare, capace di dare filo da torcere a tutti, quindi servirà essere bravi a stare dentro la gara con equilibrio e intensità. Per quanto riguarda noi, abbiamo ancora il dubbio su Andreoni, che accusa un fastidio alla coscia e sarà sottoposto a nuovi esami. Vinicius rientra dopo la squalifica e ha lavorato bene in settimana. Per il resto il gruppo sta bene, lavoriamo con continuità e con la volontà di proseguire il nostro percorso”.

Sull’aspetto mentale e sull’obbligo di vittoria, Longo precisa: “L’unico obbligo che voglio togliere ai miei giocatori è proprio quello di sentirsi obbligati. Le tensioni interne che ci siamo creati da soli sono il vero ostacolo alla continuità. Dobbiamo solo dare il meglio, senza pressioni. In trasferta abbiamo saputo trasformare partite difficili in gare semplici, come quella di Bergamo contro l’Atalanta. L’obiettivo è ripetere quella prova di identità, sacrificio e qualità. Dobbiamo accettare che ci siano momenti in cui non si domina, ma si deve sapere essere una squadra da Serie C: compatta, concreta, camaleontica. Le analisi delle partite vanno fatte scevra dal risultato: contro il Monopoli abbiamo creato tanto nell’ultimo quarto d’ora, sei situazioni nette da gol. A volte basta fare poco più degli altri per vincere. Il passo avanti sarà proprio questo: capire che non serve essere spettacolari, ma maturi e capaci di portare a casa punti anche nelle partite meno brillanti”.

Sul piano tattico e sugli uomini chiave, il tecnico difende i suoi esterni e in particolare Maggio: “Matteo resta il calciatore più pericoloso che abbiamo, anche se non ha segnato. Ha creato occasioni, ha dribblato, rifinito, finalizzato. È un giocatore che vive di responsabilità, forse anche troppe, ma per noi è fondamentale. Dobbiamo solo aiutarlo a ritrovare serenità e continuità. Non vogliamo arrivare sempre agli ultimi dieci minuti per fare l’arrembaggio, ma imparare a gestire i momenti della partita. Quando saremo capaci di portare a casa quattro o cinque vittorie sporche, saremo una squadra matura. Quanto alle alternative, Zuma può giocare a tutta fascia o anche sotto punta: ha tiro, capacità di inserimento e può essere una risorsa offensiva. Non è un’improvvisazione, è una possibilità su cui lavoriamo”.

Infine, una riflessione sulla solidità del gruppo e sulle relazioni interne: “Il Crotone è l’unica squadra, insieme al Cosenza, imbattuta in trasferta: dodici gol fatti e solo quattro subiti. In casa abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo, ma credo sia un fatto emotivo. I ragazzi ci tengono, vogliono fare bene davanti al nostro pubblico e forse si caricano troppo. Continuando a lavorare, troveremo equilibrio anche lì. Nello spogliatoio c’è armonia: Andreoni, Vrenna, Groppelli e Cocetta formano un gruppo molto unito, si divertono e trascorrono tempo insieme anche fuori dal campo. Guido, il capitano, è il punto di riferimento di tutti, un leader vero che sa unire giovani e veterani. Sono soddisfatto di come la squadra si comporta dentro e fuori dal campo: è un gruppo serio, che rappresenta bene la città e che, ne sono certo, porterà i suoi valori fino alla fine del campionato”.