UN ANNO DI GESTIONE GHIRELLI, TRA RIFORME E VECCHI PROBLEMI DA RISOLVERE. PER RIETI E AVELLINO SI AVVICINA IL GIORNO DEL GIUDIZIO

05.11.2019 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
UN ANNO DI GESTIONE GHIRELLI, TRA RIFORME E VECCHI PROBLEMI DA RISOLVERE.  PER RIETI E AVELLINO SI AVVICINA IL GIORNO DEL GIUDIZIO

Quella del 6 novembre è una data da cerchiare in rosso sul calendario. Mercoledì è l’ultimo giorno utile a disposizione del Rieti per pagare gli emolumenti del bimestre luglio/agosto e scongiurare così la messa in mora che in caso contrario diventerebbe esecutiva con la conseguente esclusione dal campionato della formazione laziale, come previsto dalle nuove norme introdotte con la riforma. E sarebbe un vero peccato perché, come spesso accade in queste situazioni bordeline, la squadra si sta esaltando sul campo dove ha raccolto tre vittorie ed un pareggio nelle ultime quattro gare giocate, al netto di un -4 che comunque vada arriverà.

Domani sarà una giornata importante anche per l’Avellino. Il club irpino attende il pronunciamento del tribunale sul concordato presentato dalla società madre Sidigas. Come dichiarato la scorsa settimana dal presidente Ghirelli, nella conferenza stampa a margine dell’assemblea di approvazione del bilancio, la Lega Pro rimane vigile sulla riva del fiume, in attesa degli sviluppi giudiziari della vicenda.

Innegabile, che molto sia stato fatto in questi dodici mesi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, sia in termini di sostenibilità economica del campionato che in quelli più strettamente tecnici e qualitativi di una Serie C che ha aumentato a dismisura il suo appeal, beneficiando di riflesso del seguito delle grandi piazze che ne sono entrate e far parte, grazie anche alla riammissione delle società virtuose. Gli oltre 11mila spettatori presenti sugli spalti del Menti per la sfida al vertice del girone B fra Vicenza e Padova, è un’altra bella cartolina da conservare con orgoglio. Per non parlare della maestosa cavalcata del Monza milionario, lanciato a vele spiegate verso la B, o di una Reggina uscita dall’anonimato delle ultime stagioni grazie alla solidità della nuova proprietà e al calore del proprio pubblico.

Tante belle storie di calcio, dopo un anno nel quale a fare notizia erano soprattutto esclusioni, penalizzazioni e ricorsi. Ciò ovviamente non significa che ci si debba fermare qui. Le criticità da risolvere sono ancora molte e su queste si sta già lavorando. Ghirelli ha posto l’accento sulla riforma dei controlli Covisoc, ineludibile per garantire maggior credibilità ad un ambiente come quello calcistico, nel quale continuano a circolare personaggi poco raccomandabili. La strada intrapresa è quella giusta, ma il livello di guardia deve restare alto.

L’ultima giornata lascia in eredità anche il dibattito sulla qualità generale degli arbitraggi, con l’attacco frontale del presidente della Sambenedettese Fedeli e quello più moderato ma comunque pungente del patron del Vicenza Rosso. Posto che le categorie esistono non per caso e che siamo pur sempre in terza serie, dove non si potrà mai disporre della tecnologia utilizzata ai livelli superiori, anche sotto questo aspetto si può sicuramente migliorare.