INTERVISTA TC - Ds Viterbese: "I playout sembravano lontanissimi, ora teniamoceli stretti"

08.03.2023 13:20 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Ds Viterbese: "I playout sembravano lontanissimi, ora teniamoceli stretti"
TMW/TuttoC.com
© foto di Dario Raimondi

Battuta d'arresto per la Viterbese, reduce dallo sconfitta col Foggia dopo quattro risultati utili consecutivi. Il club laziale vuole ripartire subito, ne abbiamo parlato con il direttore sportivo Carlo Musa: "È stata una partita nella quale in realtà abbiamo anche fatto una buona prestazione - dice a TuttoC e TMW - contro una squadra forte. Purtroppo, non abbiamo fatto tutte le scelte giuste nella metà campo avversaria: occasioni ne abbiamo avute ma scelte sbagliate negli ultimi 20 metri non ci hanno permesso di portare a casa punti. Anche quando siamo rimasti in dieci al 50' abbiamo continuato a provarci, poi alla fine è arrivato il secondo gol: ci teniamo la prestazione, ripeto contro una grande squadra, consapevoli di dover migliorare ancora".

Il rammarico è legato al fatto che avevate trovato una certa continuità nell'ultimo periodo.

"Sì, questa sconfitta non deve farci perdere le certezze che avevamo trovato nell'ultimo mese. Anzi, deve darci motivazioni per continuare su questo percorso, con la consapevolezza che possiamo giocarcela con tutti. L'abbiamo sempre dimostrato e dobbiamo imparare a sfruttare meglio un po' di situazioni: il tempo stringe, mancano otto partite e dobbiamo portare a casa il maggior numero di punti possibili per rimanere attaccati al treno playout. Che, ricordo, fino a qualche settimana fa sembrava lontanissimo".

Le gare con Monterosi alla terzultima e Turris alla penultima saranno gli snodi fondamentali da questo punto di vista?

"Sì, ma in generale ci mancano un po' di scontri diretti. Noi, comunque, dobbiamo avere un atteggiamento che ci porti ad andarci a prendere punti ovunque, a prescindere dall'avversario".

Adesso arriva la trasferta di Potenza.

"Incontriamo una squadra che ha cambiato la sua classifica con gli ultimi risultati, adesso può puntare addirittura ai playoff. È un avversario forte, con una rosa importante: noi dovremo andare a fare la nostra partita, con l'obiettivo di prenderci punti. Confido molto nei ragazzi".

La penalizzazione di due punti quanto condiziona le vostre speranze e il lavoro di ogni giorno?

"Sono sincero: non ne parliamo mai. Purtroppo c'è e lo sappiamo, ma noi stiamo pensando a fare il nostro percorso, a prescindere da quello che sarà. Certo, confidiamo nell'attività della proprietà e dei legali del club per avere indietro dei punti che la squadra ha ottenuto sul campo. Però in questo momento stiamo pensando al nostro percorso senza considerare quei due punti".

Lei arrivato a stagione inoltrata, a fine gennaio. Ma se guarda alla stagione della Viterbese nel complesso, secondo lei cosa è mancato?

"Abbiamo analizzato tutto il percorso con mister Lopez, è una squadra che ha perso tanti punti nei minuti finali, 7-8 persi nei recuperi. Ci sono state diverse partite in cui si vinceva e alla fine sono arrivati pareggi o addirittura sconfitte. Forse sono mancate un po' di concentrazione e di cattiveria agonistica lungo tutta la partita, è un aspetto su cui migliorare".

In una stagione complicata avete messo comunque in mostra un talento interessante come D'Uffizi.

"Sicuramente qualche attenzione c'è sul ragazzo, ha già fatto tre gol in Serie C e l'anno scorso già giocava. La società è stata molto lungimirante nel prenderlo dalla D, da noi viene trattato come un over. Ci sono società di Serie A e B interessate, è vero, ma lui per primo sa che deve proseguire il percorso di crescita e di miglioramento. Confidiamo nella sua maturazione completa, affinché possa esprimere tutto il suo potenziale".

Si parla molto della Serie C del futuro. Se potesse suggerire uno spunto per la riforma, quale sarebbe?

"Io darei un aiuto concreto alle proprietà, andando a intervenire sulla parte della tassazione. Stando a contatto con le proprietà quotidianamente, mi rendo conto che le spese sono veramente elevate. Non è facile poter gestire società che non hanno grandi introiti dai diritti TV e dallo stadio. Se vogliamo continuare a parlare di professionismo o arriva un aiuto dello Stato o purtroppo penso che si dovrà ridurre il numero di squadre. Ogni anno vediamo che ci sono società che non riescono a difendere la categoria per motivi economici e questo è un peccato, nonché un aspetto su cui intervenire".