Zaccardo: "Vicenza meriti la A. Passare da Milan a Carpi non semplice"

27.05.2020 22:15 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
Zaccardo: "Vicenza meriti la A. Passare da Milan a Carpi non semplice"
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il Campione del Mondo 2006 Cristian Zaccardo si è raccontato in una lunga intervista senza filtri sul canale Instagram del nostro editorialista Nicolò Schira. Ecco le sue dichiarazioni principali relative al mondo della terza serie: “Ho smesso da un annetto e aspetto la chiamata giusta per rientrare in un nuovo ruolo. Mi piacerebbe fare il direttore sportivo, ho preso il patentino e amo il calciomercato: fare trattative e scoprire nuovi talenti. Non ho preferenze: partirei volentieri da una Lega Pro o lavorare in punta di piedi al fianco di un direttore importante”.

Su Galliani e Berlusconi, attualmente al Monza: "Il primo è il numero uno dei dirigenti italiani. È in assoluto il migliore, il più bravo di tutti nelle trattative. Ho avuto l’onore di lavoro con lui al Milan e c’è solo da imparare dal dottor Galliani. Mi piacerebbe imparare da lui il ruolo di dirigente, è un esempio nonché il mio modello. Il presidente è una persona eccezionale, carisma e personalità voto 10. Simpaticissimo ed era sempre disponibile nei nostri confronti. Tatticamente quando veniva a Milanello dava qualche indicazione agli allenatori di turno, soprattutto a Pippo Inzaghi. Un presidente straordinario”. 

Sul Carpi: “Passare da Milanello a Carpi non è semplicissimo. Ricordo che mister Castori che mi disse subito di scordarmi tutto a quello in cui ero abituato in rossonero. Mi sono adattato subito e mi hanno dato immediatamente la fascia da capitano. Mi sentivo un ragazzino fisicamente, ho giocato 29 partite segnando un gol. Peccato che per un punto non ci siamo salvati, sarebbe stata un’impresa straordinaria”.  

Sul Vicenza: “È stato il mio primo anno in B. Non mi sono pentito della scelta, perché resta una grande piazza. Sono contento che stiano tornando in B e spero possano arrivare anche in A di nuovo. Lo meritano i tifosi e la città. Quell’anno in cui ho giocato in biancorosso è stato un disastro, tutto da dimenticare. A livello societario c’era un caos incredibile: un casino di cui preferisco non parlare...”.