Pro Vc, Santoni: "Fino a un mese fa mi bastava giocare bene. Ora no. Voglio vincere"

Pro Vc, Santoni: "Fino a un mese fa mi bastava giocare bene. Ora no. Voglio vincere"TMW/TuttoC.com
Michele Santoni
© foto di Vercelli, Serie C, 2025/2026, Pro Vercel
Oggi alle 18:30Girone A
di Valeria Debbia

Dopo la vittoria casalinga con la Pergolettese e il passaggio in Coppa Italia, poco tempo per respirare per la Pro Vercelli: domani si va a Cittadella, ma comunque con due successi importanti alle spalle: "I risultati con Pergolettese e Vicenza ci responsabilizzano ulteriormente - ha esordito nella conferenza stampa della vigilia mister Michele Santoni. - Ho detto ai ragazzi: due clean sheet, sei punti e passaggio del turno significano che a Cittadella dobbiamo fare un’altra prestazione da squadra forte, come vogliamo dimostrare ogni settimana".

Pro Vercelli che dovrà però far fronte a delle assenze: "Livieri ha recuperato. Decideremo con staff medico e preparatore se gioca o siamo cauti. Potrebbe giocare se necessario. Comi ancora qualche settimana. Huiberts simile a Comi: altre due settimane".

Spazio quindi agli aspetti positivi e negativi dalla partita col Vicenza: "Di negativo poco: giocato a viso aperto contro la capolista, mai schiacciati, qualche occasione concessa e dettagli tattici da migliorare. Orgoglioso dei ragazzi. Di positivo: il gruppo capisce che per essere tale bisogna fare fatica insieme. Nessuno pretende di giocare: ho 20 giocatori pronti, che si fanno trovare al momento giusto. Con Vicenza otto cambi rispetto aLLA Pergolettese, senza perdere qualità. Carosso interpreta il ruolo diversamente da Furno, ma non una squadra più debole. Mi crea mal di testa per le scelte - tutti meritano - ma permette di variare interpretazione dei ruoli senza cambiare modulo".

Santoni ha anche spiegato che partita si aspetta col Cittadella: "L’ho visto dal vivo con l’Inter. Da Trieste inclusa hanno cambiato modulo e trovato quadratura. Molto concentrati a non concedere nulla: linea a cinque bloccata, lavoro sporco agli altri. Giocatori per palleggiare, ma forza nelle due punte: brave a venire incontro, attaccare profondità, fare lavoro sporco. Creano 5-6 occasioni a partita - vedi i pali di Rabbi con l’Inter. Squadra da attenzionare: spazi per far male, ma non fregati in ripartenza o profondità. Noi aggressivi, togliere spazio e tempo, poi gioco offensivo con i nostri in uno contro uno. In Serie C qualsiasi difensore soffre velocità e spunti dei nostri davanti".

La mentalità delle Bianche Casacche è in evoluzione: c'è la consapevolezza di essere forti dopo Vicenza: "Se può portare a problematiche future e al rischio di sciogliersi? no, ci penso io. Fa parte del mio lavoro. Sto attentissimo ai segnali. Metto in campo chi è sul pezzo, per stuzzicare gli altri. Mai appagati. Dopo Trento - tutti ci hanno fatto i complimenti, ma abbiamo perso - ho mescolato le carte qui in conferenza. Alcuni mi guardavano storto: “Mister, ma cosa dici?”. Li ho rimessi con i piedi per terra: abbiamo perso. Fino a un mese fa mi bastava giocare bene. Ora no. Voglio giocare bene e vincere. La Coppa la prendiamo sul serio. In Italia c’è l’abitudine di snobbarla, io no. È la strada più veloce per un trofeo. Ne ho vinti pochi, i ragazzi anche. Bastano sei partite e vinci. Nelle grandi annate Juve, Milan vincevano tutto: campionato, Coppa Italia, Supercoppa. Allegri non metteva mai la squadra B. Noi nel piccolo facciamo lo stesso. Abbiamo battuto il Vicenza non perché era il Vicenza, ma perché era una partita di una competizione che vogliamo vincere. E ora vogliamo vincere a tutti i costi anche col Cittadella.In allenamento tutto è competizione: classifica delle partitelle, premio finale. Una delle mie regole: train to win. Solo quello".