Volpe: "Esonero da Entella grossa delusione. Ma i numeri non si cancellano"

Gennaro Volpe, ex tecnico della Virtus Entella, allontanato lo scorso 17 settembre dopo il ko nel derby con il Sestri Levante, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com, parlando proprio dell'alto numero di esoneri in Serie C.
Sono 32, per ora, le società che hanno optato almeno una volta per il cambio in panchina. Un numero davvero alto.
"Per noi allenatori non è stata fin qui una stagione semplice. Questo mestiere però è bellissimo, anche se a volte “regala” imprevisti inattesi. Come lo è stato per me dopo appena 3 giornate e alla prima sconfitta. Chiaramente per me è stata una grossa delusione, per i modi e i tempi. Quando cambi mezza squadra e perdi tanti giocatori e riferimenti importanti, credo che ci voglia del tempo fisiologico per ripartire e ritrovare la quadra giusta. Ma questo tempo non mi è stato concesso e va bene cosi. Si fa tesoro di tutto ciò e si guarda avanti. Ogni società è libera di fare le proprie scelte nel modo che ritiene più opportuno. Rimangono, e questo non lo può cancellare nessuno, i 144 punti fatti in due campionati, una semifinale di coppa Italia, il record della società di punti (79) e vittorie (23) in una singola stagione, il record di vittorie consecutive in casa (8) e una promozione sfiorata l’anno scorso per soli due punti con una media di 2,08 punti a partita. Per me questi sono numeri importanti".
Quanto le manca il campo?
"Il campo è la mia vita e ovviamente mi manca molto. Mi manca la quotidianità di andare al campo e sentire quelle emozioni e quell’adrenalina che questo sport mi ha sempre dato. La voglia di rimettermi in gioco è tanta. Aspetto l’occasione giusta per ripartire".
Cosa fa in questo periodo?
"Sono una persona che non molla mai. Metabolizzato l’esonero sono “ripartito”. Mi sto aggiornando, studiando l’inglese e sono sempre in giro a vedere partite e allenamenti. Sto ultimando il corso UEFA pro e ringrazio la scuola di Coverciano per avermi dato la possibilità di andare a Brighton a vedere De Zerbi, a Parma a vedere Pecchia e a breve anche a Nizza da Farioli. Non bisogna mai fermarsi!.
Che rapporto è stato quello con l'Entella?
"Il mio rapporto è sempre stato schietto, sincero e trasparente. Ho sempre cercato di fare del mio meglio commettendo errori in cui può incappare soltanto chi lavora e si impegna sempre al meglio delle proprie possibilità. Sarò sempre grato al presidente Gozzi per la fiducia che ha sempre riposto in me e di avermi dato la possibilità di essere prima capitano e poi allenatore della prima squadra".
Come valuta il campionato dell’Entella fin qua e le ultime due partite con Cesena e Perugia, dagli opposti risultati finali.
"Non mi sento di commentare né giudicare il lavoro degli altri, tanto meno di chi mi ha sostituito. Lascio agli altri il giudizio".
Una battuta sull'addio al calcio dell'ex capitano biancoceleste Andrea Paolucci.
"Ci conosciamo da tanti anni con Andrea. Ho avuto la fortuna di allenarlo e di avere un rapporto profondo con lui. È’ stato per me un riferimento importante dentro e fuori dal campo. Gli auguro il meglio e sono sicuro che, per le qualità umane e professionali che ha, posso fare bene in un altro ruolo".
Che girone sta vedendo?
"Il girone è molto competitivo con piazze importanti che hanno investito per essere protagoniste. Però il campionato di serie C è difficile. Vincere non è mai semplice e non è mai scontato. In ogni partita può succedere di tutto".
Chi è il favorito alla pronta salita?
"Il Cesena ha una marcia in più, favorita anche dal fatto di aver dato continuità ad un gruppo e all’allenatore che l’anno scorso aveva fatto 79 punti (come noi). Una piazza che porta 10 mila tifosi allo stadio ad ogni partita e che ha perso una partita nelle ultime 28 merita di andare in B. Una menzione speciale menzione la merita anche la Torres per il campionato incredibile che sta disputando quest’anno".
Ci sono poi casi di squadre in difficoltà: cosa ne pensa?
"Ogni anno purtroppo emergono sempre criticità nelle gestioni dei club professionistici. Bisogna però prendere atto che rispetto ad alcuni anni fa sono molto meno i casi. Bisogna adottare misure sostenibili da garantire solidità al sistema. Ci sono pochi ricavi e tanti costi per i club di C e non credo che la soluzione sia la riduzione delle squadre. Serve studiare bene e attentamente una riforma che possa sostenere, tutelare e salvaguardare il nostro calcio".
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