Ds Giugliano: "Capuano vede le cose in anticipo. Mercato? Difficile al sud"

Ds Giugliano: "Capuano vede le cose in anticipo. Mercato? Difficile al sud"
Ieri alle 17:45Girone C
di Matteo Ferri

Lunga intervista con Angelo Antonazzo, direttore sportivo del Giugliano, ospite della prima puntata di Fuorigioco, nuovo format a cura dell'ufficio stampa del club campano. Antonazzo ha parlato delle scelte fatte in estate: "Quando si costruiscono le squadre, si ha sempre l'idea che il percorso sia lineare. In questo caso non lo è stato perché abbiamo cambiato tre allenatori in pochi mesi. Siamo partiti con un'idea tattica e fortunatamente abbiamo scelto giocatori adattabili e che sono utili anche ora che giochiamo con un sistema diverso rispetto all'inizio. Abbiamo cambiato tanto in sede di mercato estivo, avevamo un progetto in mente con un allenatore e lo abbiamo cambiato ma non è detto che non si possa arrivare ad ottenere risultati lo stesso". 

La scelta di Colavitto non si è rivelata giusta perché dopo poche settimane è arrivata la separazione con l'ex Ancona: "Noi non abbiamo mai messo un vincolo sul modulo, sono stato a Francavilla per sette anni e lì si giocava sempre col 3-5-2, gli allenatori venivano scelti proprio in base a quelle caratteristiche. Nel caso di Colavitto non c'erano problemi di modulo e di risultati, visto che avevamo giocato due partite e avevamo anche fatto bene. Si è trattato di una questione di incompatibilità totale, abbiamo trovato un accordo bilaterale e le strade si sono divise. Ho stima del mister, ma insieme alla società abbiamo preferito chiudere il rapporto".

Il terzo allenatore stagionale è Ezio Capuano: "Il mister trova uno spogliatoio di ragazzi che hanno voglia di uscire da questa situazione, ma a volte solo la voglia non basta. Stiamo lavorando tanto per cambiare questa situazione, a volte capita di vivere dei momenti in cui tutto gira storto e sembra che la sfortuna si stia accanendo contro di te. Io sono uno dei pochi ad averlo avuto sia da giocatore che da direttore. Lui è uno che vede sempre le cose prima degli altri e auguro a tutti di fare un'esperienza con Capuano perché è un tecnico che dà tutto. Per lui non esiste nulla al di fuori del Giugliano in questo momento. Il modulo? Ormai si parla più di principi che di tattica e i suoi principi sono immutabili. Chiede grande furore agonistico, pretende il massimo a partire dagli allenamenti perché la partita è figlia del lavoro settimanale". 

Antonazzo rivendica le scelte di mercato e sottolinea le difficoltà nell'arrivare a determinati giocatori: "Scommesse qui non ce ne sono, neanche Prado è una scommessa perché è un giocatore che ha fatto benissimo in Serie D e ha segnato tanti gol con la Gelbison. Tra l'altro, dopo dieci giorni che era qui, ce l'ha chiesto una squadra che ora è prima in D. Abbiamo preso tutti giocatori di categoria, penso a Zammarini, ad esempio. Dobbiamo ricordare sempre che siamo il Giugliano, non abbiamo un grande appeal per i giocatori perché non sanno che qui c'è tutto per lavorare bene. In questa categoria la motivazione può fare la differenza, noi sappiamo che, se un giocatore ha fatto bene l'anno scorso è difficile che accetti di venire qui, per questo puntiamo sulla voglia di riscatto di ragazzi che magari avevano fatto bene due o tre stagioni fa e a Giugliano possono rilanciarsi. Prendo come esempi Del Sole o Salvemini, che poi qui sono esplosi definitivamente e non abbiamo potuto tenerli perché le ambizioni erano diverse e le richieste erano irrinunciabili. Non è semplice neanche portare qui al sud ragazzi che provengono dal settore giovanile di Milan, Juventus o Inter perché preferiscono andare all'Albinoleffe, a meno che non gli offri il doppio". 

Sul percorso di Antonazzo nel mondo del calcio e sulle prospettive del Giugliano: "Da ragazzo sognavo di giocare a calcio ma nel frattempo ho preso la patente per guidare i camion. A 21 anni il Gubbio mi ha aperto le porte del professionismo, poi ho avuto tanti compagni importanti come Eder, Ignazio Abate, Gianluca Pagliuca. Francavilla per me è stata una grande palestra a livello dirigenziale, mi dispiace per come è finita l'ultima stagione con la retrocessione in D. Fracchiolla mi ha sempre parlato molto bene di Giugliano e, arrivare qui, è stato come entrare in un posto che già conoscevo. L'obiettivo è che questo gruppo faccia vedere l'ottimo potenziale che ha. Già questo mi farebbe stare tranquillo perché conosco il valore dei ragazzi. Da chi mi aspetto di più? Esposito per me è un talento pazzesco, è un ragazzo che ha una fame dentro incredibile e mi auguro che possa farlo vedere a tutti".